lunedì 24 gennaio 2011

Jovanotti presenta 'Ora': "E' il mio disco più contemporaneo"

Allargare lo sguardo e gli orizzonti, perché 'Siamo il più grande spettacolo dopo il big bang', come dice una delle canzoni di 'Ora'. Jovanotti ha scelto un posto davvero suggestivo dove presentare il suo nuovo album: l'ultimo piano del grattacielo Pirelli (il 'Pirellone'): un open space da cui, in una giornata serena come questa lo vista domina  Milano - e oltre - a 360 gradi.



Dal canto suo, Lorenzo ha allargato lo sguardo, eccome: reduce dal successo di 'Safari' (in termine di vendite, ma anche da parte di amore del pubblico, come dimostra il trionfo nel nostro referendum 'Dieci!', che l'ha incoronato disco del decennio), ha cambiato completamente registro, proponendo un album molto meno 'suonato' nel senso classico del termine e molto più sperimentale, con suoni che giocano con l'elettronica sull'impianto di canzoni melodiche e tradizionali.

' 'Ora' è il titolo di una canzone, è una parola secca, un titolo lapidario e breve. L'ho scelta all'ultimo, dopo aver scartato una decina di titoli. E' giusto per questo disco, lo racconta: è un disco in cui cerco di entrare nella modernità, di essere contemporaneo, in particolare nei suoni', ci ha raccontato questa mattina Lorenzo, nella videointervista che vedete qua sotto. 'Nelle parole dei dischi è difficile fare delle scelte pensate. Le parole escono, un testo può prendere tante strade e spesso le prende... Molte canzoni di questo disco all'inizio avevano un suono completamente diverso. Poi ho mandato a casa tutti, mi sono chiuso in studio con Michele Canova e ho fatto un disco elettronico: io e le macchine. Michele ha probabilmente il miglior studio italiano dal punto di vista tecnologico, e ci siamo divertiti ad usare l'elettronica dei software e l'elettronica dei synth modulari'

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