venerdì 21 ottobre 2011

Le Vibrazioni: 'Cantiamo un inno all'onestà. Il futuro? Un punto di domanda'

A fine contratto con la Sony Music, Le Vibrazioni pubblicano il loro primo best of da titolo "Come far nascere un fiore" e raccontano come stanno affrontando questo momento: "Siamo arrivati a questa conclusione perché è l'ultimo album che faremo con la Sony, quindi era normale pensare ad un best of", spiega Francesco Sarcina, leader della band, "Si apre davanti a noi un periodo molto delicato e non sappiamo ancora cosa faremo in futuro. Di certo ora ci concentreremo su questo disco' con ventuno singoli all'attivo era difficile selezionare i brani per una raccolta, ed io sinceramente avrei scelto di pubblicare nel disco i singoli che non sono usciti in nove anni di carriera, ma va bene così. Fare un album di inediti era un po' azzardato, non me la sentivo. Mi sono stufato di regalare alla discografica belle canzoni quando sai che magari non verranno lavorate come vorresti tu. Quando uscì qualche anno fa il nostro ultimo album di inediti 'Le strade del tempo', sono successe alcune cose che mi hanno fatto rimanere molto male, il singolo non andava in radio per via dell'embargo, avevo realizzato un videoclip con Valeria Golino che non venne mai lavorato perché non era stato acquistato' avevo perso un po' di fiducia. In dieci anni è normale che ci siano momenti di gioia e di dolore. I ricordi più belli sono legati ai primi anni con la band, quando suonavamo in giro, dormivamo in furgone ed era molto faticoso ma estremamente bello. I momenti brutti sono stati quando abbiamo rotto con il nostro manager storico Demetrio Sartorio che ci ha difeso dalle regole del mercato ma dal quale alla fine ci siamo separati. E' stato molto difficile, specie perché ci siamo lasciati con risentimento e rancore, che è una cosa bruttissima perché ti logora. Ora invece siamo in buoni rapporti. Con Garrincha - Marco Castellani, ex bassista della band, ndr - invece non c'è stato nessun tipo di litigio. Certo non capivamo inizialmente la sua scelta, ma se sei una persona intelligente capisci anche che quando un amore finisce è giusto che ci si separi e che la persona alla quale hai voluto bene si possa realizzare come crede. Con Marco è stato così".
Il best contiene tre brani inediti tra cui il primo singolo estratto "Come far nascere un fiore", dal quale prende il nome il disco: "I tre brani sono scritti da noi tutti, e mi sembrava un bel gesto inserire nell'ultimo album con la Sony qualcosa che appartenesse a tutta quanta la band", racconta Sarcina, "Il singolo parla di un'amicizia, di quando devi dire qualcosa ad un amico che sai che gli cambierà la vita e lo farà morire di dolore, ma poi starà meglio. Ho usato la metafora del fiore perché il potare è un gesto violento, aggressivo, ma che non fa altro che ridare vita e luce alla pianta per farla rinascere. Deve accadere anche umanamente, questa canzone è un inno all'onestà. Ale e Stefano - rispettivamente batterista e chitarrista della band, ndr - volevano fare del brano un radio edit per i media e inserire nel disco una versione allungata e molto più strumentale. Quando ho sentito il brano ho pensato che fosse bello così, senza la mia voce a rompere le scatole, ed è nata 'Inno alla foresta'".
Cosa c'è nel futuro de Le Vibrazioni? "Chi lo sa, per ora bisogna dare importanza a questo momento e a questo progetto. Io personalmente mi sto appassionando molto al cinema, sono amico da tempo di Riccardo Scamarcio, che forse non tutti sanno essere anche un batterista, e penso che fare l'attore sia un lavoro durissimo. Con Le Vibrazioni per esempio abbiamo finito di girare un cortometraggio su di noi per la regia di Fabio Luongo che spero possa essere pronto per fine novembre. Il futuro per ora è ancora un punto di domanda, può essere che firmeremo nuovamente con la Sony, con la quale ci siamo trovati più o meno sempre bene, oppure firmeremo con una indipendente'".

Michele Zarrillo parla di 'Unici al mondo': 'E' l'esaltazione dell'incontro'

E' uscito lo scorso 20 settembre l'ultimo album di Michele Zarrillo, battezzato "Unici al mondo". Il disco, composto da 10 brani inediti, arriva a 5 anni di distanza dal precedente "L'alfabeto degli amanti": "Attualmente, con tutte le pressioni presenti nel mondo della musica pop, poter portare a termine un progetto discografico di inediti è un piccolo miracolo", ha confessato l'artista romano durante la chiacchierata con Rockol. L'ultima fatica in studio di Michele, registrata interamente a Roma, ha richiesto due anni per essere realizzata: "Ho impiegato parecchio tempo per questo album perché dopo 5 mesi di lavoro mi sono accorto che quello che stavo facendo non mi rappresentava affatto. Ho dovuto buttare via tutto"."'Unici al mondo' è bellissimo, racconta di rapporti umani e di sentimenti; è l'esaltazione dell'incontro, di quella fase della vita in cui, chi si ama, si sente... unico al mondo, appunto". Ma c'è dell'altro. "La piccola mela", per esempio, è una ballata - "ingenua e sincera", per dirla con l'autore - composta dal cantautore il giorno della nascita del suo secondo figlio. Al di là dei legami di coppia e di amicizia le canzoni di Zarrillo trattano anche di attualità ("In questo tempo") o di religione ("Scegli la preghiera"): "Cerco sempre di creare qualcosa che porti alla riflessione, a scapito dell' enfatizzazione tanto di moda negli ultimi anni. Bisogna stare molto attenti a tutta questa preoccupazione per il mondo della televisione. Si dice sempre che la discografia è in crisi e appena uno accende la tv vede gente cantare. C'è molta confusione; purtroppo non vedo più artisti, ma solo dei bravi cantanti". "Un altro obiettivo che mi impongo", ha proseguito Zarrillo, : "è quello di creare canzoni durature. Anche se non ho avuto la visibilità di altri miei colleghi, alcuni dei miei brani sono diventati delle hit. Per me questa è la cosa più importante anche se può rivelarsi un'arma a doppio taglio perché, per esempio, in molti ora pensano che io canti solo canzoni pop e d'amore, quando in realtà non è così. E' profondamente sbagliato e limitante omologare gli artisti con tutti questi pregiudizi". "Unici al mondo" è stato anticipato dal singolo "La prima cosa che farò" e verrà portato in giro per il nostro Paese con una tournée invernale che prenderà il via il prossimo 3 dicembre, al Teatro Colosseo di Torino. Ecco le canzoni di "Unici al mondo": "Unici al mondo", "La prima cosa che farò", "In questo tempo", "Dolce incanto", "Il mio amico timido", "Quei due", "La piccola mela", "Malinconica solitudine", "Nati in Africa", "Scegli la preghiera".

Michele Zarrillo parla di 'Unici al mondo': 'E' l'esaltazione dell'incontro'

E' uscito lo scorso 20 settembre l'ultimo album di Michele Zarrillo, battezzato "Unici al mondo". Il disco, composto da 10 brani inediti, arriva a 5 anni di distanza dal precedente "L'alfabeto degli amanti": "Attualmente, con tutte le pressioni presenti nel mondo della musica pop, poter portare a termine un progetto discografico di inediti è un piccolo miracolo", ha confessato l'artista romano durante la chiacchierata con Rockol. L'ultima fatica in studio di Michele, registrata interamente a Roma, ha richiesto due anni per essere realizzata: "Ho impiegato parecchio tempo per questo album perché dopo 5 mesi di lavoro mi sono accorto che quello che stavo facendo non mi rappresentava affatto. Ho dovuto buttare via tutto"."'Unici al mondo' è bellissimo, racconta di rapporti umani e di sentimenti; è l'esaltazione dell'incontro, di quella fase della vita in cui, chi si ama, si sente... unico al mondo, appunto". Ma c'è dell'altro. "La piccola mela", per esempio, è una ballata - "ingenua e sincera", per dirla con l'autore - composta dal cantautore il giorno della nascita del suo secondo figlio. Al di là dei legami di coppia e di amicizia le canzoni di Zarrillo trattano anche di attualità ("In questo tempo") o di religione ("Scegli la preghiera"): "Cerco sempre di creare qualcosa che porti alla riflessione, a scapito dell' enfatizzazione tanto di moda negli ultimi anni. Bisogna stare molto attenti a tutta questa preoccupazione per il mondo della televisione. Si dice sempre che la discografia è in crisi e appena uno accende la tv vede gente cantare. C'è molta confusione; purtroppo non vedo più artisti, ma solo dei bravi cantanti". "Un altro obiettivo che mi impongo", ha proseguito Zarrillo, : "è quello di creare canzoni durature. Anche se non ho avuto la visibilità di altri miei colleghi, alcuni dei miei brani sono diventati delle hit. Per me questa è la cosa più importante anche se può rivelarsi un'arma a doppio taglio perché, per esempio, in molti ora pensano che io canti solo canzoni pop e d'amore, quando in realtà non è così. E' profondamente sbagliato e limitante omologare gli artisti con tutti questi pregiudizi". "Unici al mondo" è stato anticipato dal singolo "La prima cosa che farò" e verrà portato in giro per il nostro Paese con una tournée invernale che prenderà il via il prossimo 3 dicembre, al Teatro Colosseo di Torino. Ecco le canzoni di "Unici al mondo": "Unici al mondo", "La prima cosa che farò", "In questo tempo", "Dolce incanto", "Il mio amico timido", "Quei due", "La piccola mela", "Malinconica solitudine", "Nati in Africa", "Scegli la preghiera".

Adriano Celentano: è 'Non ti accorgevi di me' il nuovo singolo

Si intitola "Non ti accorgevi di me" il nuovo singolo di Adriano Celentano, primo estratto dal nuovo album del Molleggiato atteso nei negozi per il prossimo 29 novembre: il brano, scritto dal leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi e registrato dalla band salentina, sarà disponibile su iTunes a partire da domani, 21 ottobre. 'Non ti accorgevi di me se poi ti venivo a cercare/ Non mi accorgevo di te che mai eri pronta ad amare/ Non ti curavi di me perché già sapevi che io/ Se mi curavo di te a farmi male eri ancora tu', recita una parte delle liriche della canzone, nella quale alle atmosfere elettriche tipiche dell'ensemble pugliese si sovrappone un imponente arrangiamento di archi. Come già riferito d, alla realizzazione del nuovo album dell'artista meneghino hanno preso parte, tra gli altri, anche Jovanotti e Franco Battiato.

Tornano i Bastard Sons of Dioniso con 'Per non fermarsi mai'

A tre anni di distanza dalla pubblicazione del loro primo album di inediti "In stasi perpetua", i Bastard Sons of Dioniso hanno terminato le lavorazione del loro nuovo disco previsto per il prossimo 15 novembre. L'ultima fatica in studio della band si intitolerà "Per non fermarsi mai" e sarà anticipato in radio dal primo singolo estratto "Rumore nero" in rotazione a partire da domani, venerdì 21 ottobre.
"Per non fermarsi mai" conterrà undici brani tutti cantanti in italiano tranne la cover "Tomorrow never knows" dei Beatles.
Jacopo Broseghini (basso), Federico Sassudelli (batteria) e Michele Vicentini (chitarra) sono i Bastard Sons of Dioniso: si formano in Valsugana, Trentino nel 2003. Dopo molta gavetta fatta di concerti e un album autoprodotto venduto ai concerto, "Great tist hits", nel 2008 approdano a X Factor dove vengono seguiti da Mara Maionchi. Arrivano ad un passo dalla vittoria, perdendo per soli 16 punti la finale contro Matteo Becucci. Pochi giorni dopo esce il l'Ep "L'amor carnale" che contiene l'inedito omonimo presentato in trasmissione.

Concerti, parte il 'Senza Titolo Tour' di Luca Carboni

Prenderà il via il prossimo 7 dicembre da Roma il tour di Luca Carboni reduce dalla pubblicazione del suo ultimo disco "Senza titolo". La tournée proseguirà fino a fine dicembre toccando diverse città d'Italia tra le quali Napoli il 12 dicembre, Firenze il 15, Bologna il 16, Padova il 18, Torino il 19 e Milano il 20.



In concerto Carboni proporrà i brani del suo ultimo lavoro in studio accompagnato da Antonello Giorgi (batteria e cajon), Ignazio Orlando (basso), Mauro Patelli (chitarra) e Vincenzo Pastano (chitarra), insieme alla new entry del gruppo Fulvio Ferrari (tastiere).

Mina, l'album si intitola 'Piccolino' (ed è stato trovato l'autore dell'inedito)

"Questa canzone", nuovo singolo inedito di Mina che andrà a fare parte del suo prossimo album dal titolo "Piccolino", previsto per novembre, fino a poche ore fa era ancora senza autore. La cantante nei giorni scorsi aveva diffuso on line il brano con la volontà di trovare chi lo avesse scritto, ed oggi, giovedì 20 ottobre, è stato finalmente svelato: si tratta del musicista Mario Nobile che quindici anni fa inviò a Mina il provino del brano, scritto per quanto riguarda il testo da Poalo Limiti, autore televisivo, conduttore e paroliere, in versione pianoforte e voce.


Il singolo è supportato da un videoclip realizzato da Mauro Balletti: le immagini del cortometraggio si ispirano alla vicenda del brano con l'autore sconosciuto, invitandolo, come Cenerentola, a "provare la scarpetta".

Il nuovo album di Mina viene pubblicato a un anno di distanza da "Caramella" (l'album, uscito nel maggio 2010, contiene il duetto con Seal per il brano "You get me") e a due anni di distanza da "Facile" (pubblicato nell'ottobre 2009). Il disco, che prende il nome dal brano realizzato in collaborazione con Manuel Agnelli degli Afterhours, era stato anticipato dal brano "Il frutto che vuoi", scritto da Maurizio Morante e Axel Pani, quest'ultimo nipote della cantante, già voce della segreteria telefonica in "Portati via" - da "Bula Bula", 2005 - e autore di "Per poco che sia", da "Bau" del 2006.
Nel 2010 viene pubblicato a fine novembre il cd singolo di Mina "Piccola strenna", contenente i 4 brani inediti incisi per il film di Aldo Giovanni e Giacomo "La banda dei babbi natale", mentre contemporaneamente escono per Carosello due triple raccolte, "Ritratto: i singoli vol. 1" e "Ritratto: i singoli vol. 2", che contengono il meglio del repertorio della cantante tra la fine degli anni 50 e gli anni 60, ovvero tutti i singoli incisi per la ItalDisc.

venerdì 14 ottobre 2011

'Peter Pan, il musical': la favola senza tempo in scena a Milano dal 21 ottobre

Nuova edizione per "Peter Pan, il musical", che torna in scena al Teatro Smeraldo di Milano dal 21 ottobre, dopo il debutto lo scorso 23 settembre all'Arena di Verona; "uno spettocolo unico, pensato appositamente per il contesto veneto, nel quale è stata privilegiata la parte recitata. Un'esperienza da togliere il fiato, un'emozione unica", come confessa lo stesso cast del musical. Protagonista della favola senza tempo è Manuel Frattini, alias Peter Pan, il quale veste nuovamente i panni del ragazzino che non vuole diventare adulto con lo stesso entusiasmo della sua prima partecipazione allo spettacolo: "Sono davvero molto contento di poter interpretare di nuovo Peter Pan, è di certo il personaggio che mi ha dato maggior soddisfazione. E' un Peter diverso, più maturo, più consapevole, data la mia crescita artistica e personale. Dopo questa edizione del musical, devo annunciare che ho concluso con questo tipo di narrazioni. Non sono stanco, per carità, ma nella vita si ha bisogno di cambiamenti forti, e io ne sento la necessità. Non posso aggiungere altro, vedrete a tempo debito. Aggiungo che Peter Pan è davvero uno spettacolo per tutti. Sono molte le novità: oltre ai nuovi attori, anche scenografie riadattate ed effetti speciali migliorati. Per chi l'ha già visto, vale la pena tornare a teatro, avrà delle gradite sorprese ed una nuova versione del musical davanti ai propri occhi", ha dichiarato il ballerino. Tra i nuovi protagonisti, compare Pietro Pignatelli nel ruolo di Capitan Uncino: "Penso che oggi ci sia un grande bisogno di tornare ad ascoltare storie, di immergersi nel mondo delle fiabe per evadere dalla realtà nella quale siamo immersi. Peter Pan è una favola universale, scritta per i bambini ma dedicata agli adulti. Il grande tema di fondo è l'accettazione della responsabilità, il dover crescere e affrontare la vita, cosa sempre più difficile. Sono contento di poter interpretare il ruolo di un cattivo: i 'malandrini' sono i personaggi più stimolanti per noi attori. Io, di cattivi ne ho interpretati tanti, ma Uncino è l'antagonista per eccellenza. Che favola sarebbe poi, senza un lato oscuro?", dice l'attore, che nei prossimi mesi pubblicherà un cd, recitato e cantato, con storie per bambini. Riconfermata anche Martha Rossi, nel ruolo di Wendy: "Ringrazio molto Maurizio Colombi per avermi dato di nuovo questa opportunità. Appena uscita da 'Amici' è stato il primo ruolo che ho interpretato. Torno Wendy dopo 'We will rock you', e sarò diversa. Più carattere, più voce e più grinta. Tutto ciò per me rappresenta una nuova sfida, nasco come cantante e ogni volta ci tengo a migliorarmi nella recitazione, stando anche accanto ad attori come quelli del cast", afferma Martha. La colonna sonora dello spettacolo è curata da Edoardo Bennato, artista dalle mille idee, come racconta Colombi, regista di "Peter Pan": "Edoardo ci ha regalato i suoi brani di 'Sono solo canzonette', oltre all'inedito 'Che paura', e a brani storici come ' Viva la mamma' e 'In fila per tre'. E' un pensatore instancancabile, ha sempre una nuova idea, parti da aggiungere o modificare. Fosse stato per lui avremmo debutatto tra quattro anni", scherza il regista. "Le novità sono tantissime, tanti effetti speciali, coreografie che non sembrano balletti e una nuova attitudine da parte degli attori. Che aggiungere, vi aspettiamo al Teatro Smeraldo, sull'Isola che non c'è", conclude Colombi.

Francesco Maser: un singolo anticipa l'Ep d'esordio di prossima uscita

Francesco Maser pubblica il singolo "Non mi mancherai", brano che segna il debutto discografico del cantante. La canzone, che anticipa l'uscita di un Ep, vede la produzione di Valentina Gautier e Donato Riva, mentre l'arrangiamento è stato curato da Marco Guarnerio.
Nato a Chivasso il 5 febbraio 1986, Francesco Massaglia in arte Francesco Maser inizia ad avvicinarsi alla musica frequentando un corso di chitarra classica a dodici anni. Dopo alcuni anni di esibizioni canore in diverse manifestazioni locali, prende lezioni di canto presso il centro jazz di Torino e continuando ad esibirsi in diversi locali della provincia di Torino. Dopo la maturità classica si concentra sulla scrittura e sulla composizione di brani propri e partecipa alle selezioni di Sanremolab.

Concerti, Negramaro ad Assago: segui con noi lo show in tempo reale su Twitter

Ci siamo, la seconda data dei Negramaro al Mediolanum Forum sta per cominciare. Giuliano Sangiorgi e compagni si stanno scaldando per il soundcheck, mentre il palazzotto alle porte di Milano è ancora vuoto, con i fan che aspettano fuori. Noi di Rockol siamo già entrati e siamo pronti ad iniziare la diretta che vi farà vivere le emozioni del concerto. Se visitare la nostra pagina Twitter, rimanete connessi e continuate a seguirci vi racconteremo in tempo reale tutto il concerto dei Negramaro.
"Il centro dello spettacolo, senza dubbio, sarà 'Casa 69', ma di certo non mancheranno brani di repertorio. Per noi un concerto è un 'live concept'. Non ci limitiamo a selezionare dei brani e a distribuirli bene nella setlist: cerchiamo, più che altro, di offrire al pubblico uno show il più possibile organico e coerente", ci ha raccontato Giuliano in una recente intervista parlando proprio del nuovo tour della band salentina.

SEGUI CON ROCKOL LA DIRETTA DEL CONCERTO DEI NEGRAMARO SU TWITTER

Concerti, Negramaro: la recensione del concerto di Assago

E' un astronauta a fare i primi passi sul palco del Forum di Assago - un po' come Neil Armstrong fece sulla Luna quarant'anni fa - dove sono attesi per la loro seconda tappa milanese i Negramaro. Un grande telo bianco con stampata la cover dell'ultimo album della band, "Casa 69", crolla a terra e mentre il gruppo comincia a suonare vengono svelati i mega schermi posizionati sul palco: una struttura divisa in tre blocchi, due laterali e una sospesa al centro a fare da schermo alla band che canta la prima canzone come fosse "ingabbiata" tra i led. Il MedilanumForum è pieno, sold out. I fan sono seduti ovunque, arrampicati: ragazze, coppie, ometti sulla quarantina e un parterre ricco di vip a partite da Marco Materazzi e Saturnino fino ad arrivare ad Alessandro Cattelan (presentatore di X Factor) e a Federico e Marisa, speaker di Radio Deejay.
E' sul secondo brano, "Se un giorno mai", che la struttura si apre e libera la band: gli schermi che rappresentano le immagini di una Luna rossa si innalzano e Giuliano saluta Milano prima di apparire alla folla e incitarla nel battere le mani, e in barba a chi sostiene che i Negramaro siano solo Giuliano Sangiorgi o che l'ultimo disco sia uscito un po' in sordina, il pubblico impazzisce fin da subito, senza troppe manfrine, ma con una carica e un impatto visivo davvero potente, cantando le nuove canzoni come se le conoscesse da sempre.
"Milano fatevi sentire", urla il cantante, "E' passato tanto tempo ma questo amore cresce ancora" e attacca "Mentre tutto scorre" che fa esplodere la folla in un coro unico che copre quasi la voce di Giuliano. Il Nostro prende la chitarra e solo in un angolo del palco si esibisce in un assolo, attimi durante i quali il pubblico sembrerebbe perdere un po' l'attenzione, salvo poi applaudire il suo beniamino che intona "Quel matto sono io". Dopo l'omaggio a Domenico Modugno (che Giuliano chiama amichevolmente Mimì) con "Meraviglioso", parte "Manchi", egregiamente introdotta dal batterista e da Sangiorgi che incita il pubblico a "muovere il culo".
"Londra brucia" è uno dei momenti più alti del concerto. La canzone, quella che si fa più attendere forse per via di un lungo e suggestivo intro, impegna Giuliano in un'esibizione poco urlata e con qualche falsetto in meno (attenzione lettore, non ho detto che non c'erano falsetti, ho solo precisato che n'erano un po' meno), mossa che mette in risalto le sue le doti canore.
"Questo è un momento importante, è il momento del 'Teatro 69'": è con questa frase che Sangiorgi invita sul palco Marco, attore teatrale impegnato insieme ad altri suoi colleghi più o meno famosi, ad occupare il Teatro Valle di Roma dopo i tagli dello Stato alla cultura. L'attore sul palco legge anche un brano, "Lettera a un bambino che sarà", scritto mercoledì notte insieme a un drammaturgo siciliano.
"Ancora su le mani per il grande teatro d'Italia", urla il cantante alla folla, "Togliamo le mani davanti agli occhi... VIA LE MANI DAGLI OCCHI!" e Assago trema per un attimo per via della potenza dei suoni della canzone appena annunciata, una delle hit di maggior successo della band e uno dei pezzi più adatti ad essere eseguiti dal vivo, con luci, pubblico, mani, cori e pause musicali realizzate ad hoc.
Si riprende con gli omaggi, questa volta dedicati a Mario Monicelli ("Ciao Mario, grazie Mario"), Michele Santoro e Rai per una notte, sui quali parte "Casa 69". Nonostante non ci sia stata un'interruzione del live, sembra partire una seconda parte del concerto: mentre la prima era incentrata più sui brani tratti dall'ultimo album, la seconda è dedicata alle canzoni più datate che splendono di luce propria per via di immediatezza e credibilità ma che vengono messe un po' in discussione da un'esecuzione a volte un po' poco fedele all'originale.
"Solo tre minuti", "Un passo indietro" e "L'immenso" sono accolte con grande partecipazione e affetto da parte del pubblico che si prepara a saltare su "Nuvole e lenzuola". Poi Giuliano, in versione Aladino, prende il volo su uno dei mega schermi che magicamente si gira diventando una piattaforma-tappeto volante che porta Sangiorgi in alto a tutti per "Apollo 11": "Ciao a tutti' urla quando da lassù canta le ultime parole della canzone "Irraggiungibile, irraggiungibile".
Il momento in cui la band dovrebbe lasciare il palco per poi rientrare per i bis, è sostituito da uno zapping generale durante il quale vengono proiettate scene prese dalla televisione italiana. Scorrono così le immagini di Bruno Vespa, Francesco Totti, Ignazio La Russa, Star Academy, i Pooh, qualche spot e qualche fiction: "Anziché fare la pausa guardiamo un po' di televisone", annuncia Sangiorgi tra i fischi del pubblico (ovviamente indirizzati alle immagini), e terminato di cantare "Io non lascio traccia", aggiunge: "Non dovete avere paura di dire che la televisione italiana è una merda. Forza Milano, muovi il culo!!".

Pooh: 'Il nuovo live celebra il tour che ci ha ridato l'entusiasmo di una volta'

Pooh ReGeneration, atto secondo. Dopo l'album di studio "Dove comincia il sole" (disco di platino, con oltre 60 mila copie vendute), anche "Dove comincia il sole Live", che documenta la tournée 2011, parte sotto i migliori auspici: il giorno dopo la data ufficiale di pubblicazione la "Luxury edition" a tiratura limitata, che ingloba in un'unica confezione il doppio cd e il doppio dvd venduti anche separatamente aggiungendovi un libro fotografico, cartoline autografate dai membri del gruppo e una riproduzione "pop up" del palco allestito per la data finale al Castello di Este, è già in fase di ristampa. "Abbiamo subito esaurito le prime tremila copie numerate" spiega al telefono Red Canzian, "e ora ne abbiamo ordinate altre duemila". "E' il caso di tirare fuori lo champagne e festeggiare", aggiunge Roby Facchinetti. "Per noi è un momento bellissimo. Se pensiamo ai dubbi e alle paure di un anno fa...Non sapevamo cosa sarebbe successo, come avrebbe reagito il pubblico. E invece la scelta coraggiosa di andare avanti ci ha premiato".
Tanto che i Pooh, in un momento difficile per la musica dal vivo, si sono permessi il lusso di 83 concerti in 9 mesi, passando dai Palasport ai teatri, dagli impianti coperti alle esibizioni estive all'aperto. "In realtà i mesi sono stati sei, se non contiamo le pause", precisa Red. "Mai avevamo affrontato un tour così intenso. All'inizio non è stato facile, ma una volta che abbiamo deciso di partire e che ci siamo rimboccati le maniche tutto ha funzionato. In un momento in cui saltano i tour e si cancellano concerti, noi abbiamo avuto la fortuna di poter aggiungere quasi venti date al programma iniziale". Il meglio? "I concerti del Palalottomatica di Roma e del FilaForum a Milano restano impressi nella memoria", ricorda Roby. "Così come l'Arcimboldi, il Regio di Parma che affrontavamo per la prima volta, il nuovo Petruzzelli di Bari che credo sia il teatro tecnologicamente più avanzato d'Italia. E poi il Teatro Greco di Taormina, che per qualunque artista è sempre una grande emozione". Fino alla data finale documentata dal live, il 27 agosto al Castello di Este: sito perfetto per rievocare le atmosfere epiche e fiabesche delle canzoni di "Dove comincia il sole". "C'è stata una piccola guerra intestinta tra le città murate del Veneto, Montagnana, Monselice, Cittadella, Castelfranco... per aggiudicarsi il concerto", ride di gusto Red. "Ma il Castello d'Este è un posto speciale. Attorno a noi c'erano bracieri accesi, tende normanne, spadaccini, sbandieratori, processioni di soldati in costume... Non è stato un concerto standard. Abbiamo voluto creare un sogno, un mondo a sé". Enfatizzato, nel nuovo video, dalle immagini in soggettiva create utilizzando microtelecamere montate sugli strumenti.
"Avevamo già fatto un esperimento tempo fa a Civitavecchia", ricorda Roby, "ma mai con le telecamere montate sulle palette di chitarra e basso: le immagini sono di grandissimo effetto. E altrettanto suggestive sono quelle che abbiamo girato sfruttando le luci dell'alba durante l'esecuzione delle quattro bonus tracks, nel castello completamente vuoto. Il clima è stato clemente, quei frammenti hanno un sapore particolare".
Nella ricca scaletta del concerto, ben 36 canzoni, c'è spazio anche per i brani "prog" anni Settanta che da tantissimo tempo non trovavano spazio sul palco. Una scelta dettata dalle sonorità dell'ultimo disco, ma non solo: "In studio", spiega Canzian, "abbiamo sempre usato tante sovraincisioni. E pezzi come 'Il tempo, una donna, la città' erano troppo complessi da suonare in quattro". Con Ludovico Vagnone (chitarre), Danilo Ballo (tastiere) e Phil Mer (che dopo Steve Ferrone ha sostituito Stefano D'Orazio alla batteria) lo scenario è cambiato. "Sono musicisti bravissimi, abituati ai grandi palchi, e per noi sono stati una grande iniezione di energia", spiega Dodi Battaglia. "Di alcune canzoni non abbiamo voluto cambiare neanche una nota, altre le abbiamo stravolte e in certi momenti il muro del suono è diventato devastante. Anche il pubblico se n'è accorto e ci ha ringraziato. Era dalla fine degli anni Settanta, dai tempi in cui facemmo i primi concerti negli stadi e nei palasport, che non avevamo un tale entusiasmo sul palco".
La prossima sfida è impegnativa: due concerti a Toronto (al cospetto delle cascate del Niagara) e a Sofia, il 22 e 23 ottobre, insieme a un'orchestra sinfonica. Come nel 1972, ai tempi di "Alessandra".... "Ora lo fanno in tanti", ragiona Red, "ma per noi è un ritorno alle origini: fummo tra i primissimi, subito dopo i Deep Purple, a tentare la fusione con i suoni orchestrali". Una prima assoluta, invece, sarà il concerto del 21 gennaio all'Olympia di Parigi, inserito in un minitour europeo: "Finalmente suoneremo anche in Belgio, dove siamo richiesti da anni e dove risiede una numerosa comunità di italiani", aggiunge Canzian. "Ci sono altre richieste in Francia, suoneremo anche a Zurigo, probabilmente in Germania e in Austria, e il 25 febbraio saremo a Tel Aviv. Anche all'estero, ci siamo accorti, abbiamo un pubblico intergenerazionale". Terminato quell'impegno sarà ora di pensare ai nuovi progetti.
E' vero che i Pooh vogliono rimasterizzare l'intero catalogo? "E' così", conferma Dodi, "il nostro pubblico ce lo chiede da tempo. Tra l'altro abbiamo scovato alcune chicche inedite che sarebbe un peccato andassero perse. Vorremmo dare una rinfrescata anche ai vecchi dischi che non sono di nostra proprietà, contiamo che la Warner ci dia il suo benestare. Abbiamo incaricato una persona di raccogliere e riordinare tutto il nostro vecchio materiale, da poco abbiamo recuperato delle bellissime immagini che risalgono proprio al tour orchestrale 1972 di 'Alessandra'; se il resto delle cose che abbiamo in archivio è della stessa qualità sicuramente faremo uscire qualcosa per i primi mesi dell'anno nuovo". A quando nuove canzoni? "Per il momento ci attrae di più l'idea di scrivere un altro musical, abbiamo ricevuto due offerte molto interessanti e almeno una andrà sicuramente in porto", rivela Battaglia. "Ma siccome il nostro obiettivo minimo è di arrivare al cinquantennale che cade tra cinque anni, prima di allora pubblicheremo sicuramente un album di inediti. La vitalità che abbiamo acquisito con questo tour, ne siamo sicuri, ci porterà a fare cose fantastiche".

Sanremo 2012: riconfermata la conduzione a Gianni Morandi

Sarà ancora Gianni Morandi a condurre il prossimo Festival di Sanremo: il cantante di Monghidoro, già sul palco del Teatro Ariston lo scorso anno a fare gli onori di casa, tornerà nello stesso ruolo in occasione dell'edizione 2012 della competizione canora. A darne annuncio è stato lo stesso artista per mezzo di un video postato sulla sua pagina ufficiale di Facebook: "Carissimi amici di Morandimania, oggi vi posso dire che una cosa è stata decisa: ci sarò ancora io sul palco di Sanremo a condurre l'edizione 2012 del festival", è stato il messaggio diffuso dallo storico interprete. "Non ho mai negato che mi sarebbe piaciuto ripetere l'esperienza sanremese dello scorso anno. Se ne parlava da tempo con la Rai, ma c'era di mezzo il rinnovo della convenzione tra l'Azienda e il Comune di Sanremo, andato a buon fine proprio in questi giorni. Così, abbiamo colto l'occasione per annunciare ufficialmente che il Festival si farà anche quest'anno, con me alla conduzione", ha proseguito l'artista: "E' una sfida, sarà una manifestazione diversa dalla precedente. Amo la musica italiana e penso che Sanremo rappresenti un grande palcoscenico. Non sappiamo ancora che tipo di spettocolo sarà, ma si confermeranno protagonisti, di sicuro, gli artisti con le loro canzoni. Spero mi sarete vicini come lo siete stati per l'edizione del Festival terminata qualche mese fa".
Lo scorso anno a trionfare sulle assi della cittadina ligure fu Roberto Vecchioni con il brano "Chiamami ancora amore": sulla seconda piazza si issarono i Modà con Emma con "Arriverà", lasciando a "Amanda è libera" di Al Bano il gradino più basso del podio.

martedì 4 ottobre 2011

Modà: 'A novembre una sorpresa, ma dopo il tour ci fermiamo'

Sold out la data di Milano di ieri sera al Forum, in aria di tutto esaurito, come afferma Roberto De Luca di Live Nation, anche le prossime date del "Viva i Romantici Tour": i Modà - attesi da undici mila fan ieri sera al palazzetto di Assago - confermano che il loro sogno si sta per realizzare. "Ci teniamo a far capire che il nostro è un percorso che dura da anni. A volte ti chiedi se vale la pena soffrire lungo la strada, ma poi arriva il successo come con l'ultimo disco 'Viva i romantici' e allora capisci che sì, vale veramente stringere i denti e andare avanti", spiega Kekko Silvestre ai giornalisti raccolti nel backstage prima del concerto, "Siamo molto contenti, lo spettacolo sarà molto dedicato ai fan, porteremo sul palco i brani del nostro ultimo disco ma attraverseremo anche la nostra storia musicale con canzoni del nostro primo disco".
I Modà ringraziano in special modo Lorenzo Suraci della loro etichetta, la Ultrasuoni ("Non che gli altri discografici non abbiamo creduto in noi, ma Lorenzo è stato davvero fondamentale, è riuscito a valorizzare il nostro passato e a concretizzare il presente") e raccontano che in concerto ci sarà spazio anche per un brano inedito: "E' una canzone che non avrei mai voluto scrivere, è nata dieci anni fa dopo la scomparsa di una cara amica. E' rimasta nel cassetto per tutti questi anni", spiega Kekko, "Poi di recente è venuto a mancare un altro ragazzo che conoscevo, un grande fan dei Modà che ci ha seguito dappertutto, e ho pensato fosse il momento giusto per cantare dal vivo 'Anche questa sera'".
"'Viva i romantici' è l'album dell'anno più venduto dopo quello di Vasco Rossi", interviene Claudio Ferrante, oggi managing director della Artist Firs, società di distribuzione: "Dai prossimi giorni il disco verrà messo fuori catalogo. E' una decisione forte, ce ne rendiamo conto, ma abbiamo deciso di lasciare nei negozi le ultime copie in attesa di una grande sorpresa che i Modà faranno ai loro fan a novembre. Mi chiedete se sarà un disco con un dvd dal vivo? Chi lo sa, voglio lasciare libera l'immaginazione al pubblico".
"Non esiste concerto del tour dei Modà che in questo momento sia in sofferenza", spiega ancora De Luca, "Ci aspettiamo un tutto esaurito a fine tour, anche perché i concerti estivi sono andati molto bene. La band per questa tournée ha deciso di far entrare i bambini di sei anni gratis, mentre verrà applicato un biglietto ridotto per i ragazzini fino ai tredici anni, questo per favorire il pubblico che è molto trasversale e coinvolge grandi e piccoli".
Kekko, che dopo il fortunato episodio di "Urlo e non mi senti" è nuovamente al lavoro per Alessandra Amoroso ("Sto scrivendo delle canzoni per lei, ma siamo in tanti a farlo, non so quali autori verranno inseriti nel suo prossimo disco"), annuncia che dopo questo tour la band prenderà un pausa: "Non è per fare gli sbruffoni, semplicemente vorremmo riposare un po' e non approfittare troppo di questo momento di successo. Fare un concerto dei Modà non è una cosa per tutti, è uno spettacolo molto fisico, specialmente per me. Ci sono dei momenti in cui sono veramente a pezzi. Magari sono io che a 33 anni mi stanco troppo in fretta. D'altronde se chi organizza i concerti ti fa fare cinquecento chilometri in notturna per andare da Sabaudia a La Spezia...", conclude ironico il cantante, "come si fa a non stancarsi?".

Vasco Rossi contro Nonciclopedia, la replica di Tania Sachs

Non ci sta Tania Sachs, storica portavoce del rocker di Zocca, a vedere Vasco passare per censore: "Lui non ha fatto chiudere proprio niente", ha specificato la collaboratrice dell'artista, raggiunta telefonicamente d, "Anzi, se c'è una vittima, in questa vicenda, è proprio lui". Comincia così la ricostruzione della vicenda che ha portato alla chiusura (temporanea o meno, per il momento non è dato sapere) di Nonciclopedia, la versione grottesca e parodistica della più celebre Wikipedia: "Gli avvocati di Vasco segnalarono Nonciclopedia per diffamazione più di un anno e mezzo fa. Qualche giorno fa il magistrato ha rilevato nel contenuto della pagina che lo riguardava l'esistenza di elementi per il reato di diffamazione, dandone comunicazioni alle parti. Anche dopo la comunicazione del magistrato, la pagina non è stata rimossa. A questo punto, ovviamente, esistono tutti i presupposti per l'avvio di una causa legale. Di qui la loro decisione, oggi, di chiudere il sito. E su questo punto vorrei essere molto chiara. Né Vasco né i suoi avvocati hanno richiesto la chiusura di alcun sito, e nessun giudice ha intimato la chiusura ad alcun sito. Semplicemente, in seguito alla decisione del magistrato, la giustizia ha fatto il suo corso, e la polizia postale ha avviato le indagini. A questo punto sono stati i responsabili del sito a decidere di autochiudersi. Per una ragione che - a mio avviso - è più che chiara: se dovesse effettivamente essere discussa la causa, loro perderebbero di sicuro. Lo sanno bene, hanno la coda di paglia, e adesso cercando di passare per vittime. Posso assicurarvi che non è così. E non accampino ragioni di soldi, perché se io fossi in loro, e avessi la certezza di essere dalla parte della ragione, non avrei nessuna paura ad andare fino in fondo". Al momento non è dato sapere se il team legale di Vasco deciderà di avviare il dibattimento in tribunale: di certo, in ogni caso, la causa è stata depositata.

vincitori delle Targhe Tenco 2011: a Capossela la Targa Album in assoluto

Sono stati comunicati i vincitori delle Targhe Tenco 2011, targhe che verranno consegnate durante la prossima edizione della rassegna che si terrà dal 10 al 12 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.
La Targa Album in assoluto va a Vinicio Capossela per il disco "Marinai profeti e balene", seguito da Paolo Benvegnù con "Hermann", Marco Ongaro con "Canzoni per adulti", Mauro Ermanno Giovanardi con "Ho sognato troppo l'altra notte?", Le Luci della Centrale Elettrica con "Per ora noi la chiameremo felicità" e Daniele Silvestri con "S.C.O.T.C.H.".
La Targa Album in dialetto va a Patrizia Laquidara con l'album "Il canto dell'anguana", seguita da Yo Yo Mundi "Munfrà", ex aequo per Alfio Antico con "Guten Morge" e Davide Van De Sfroos con "Yanez", 24 Grana con "La stessa barca" e Mario Brai con "Cuntinuité".
La Targa Opera Prima va a Cristiano Angelini "L'ombra della mosca" seguito da Carlot-ta con "Make me a picture of the sun", I Cani con "Il sorprendente album d'esordio dei Cani", Rossoantico con "Rossoantico", ex aequo per Iosonouncane con "La macarena su Roma" e Jang Senato con "Lui ama me, lei ama te".
La Targa Interprete di canzoni non proprie va a Roberta Alloisio per "Janua", seguita da Filippo Graziani con "Filippo canta Ivan Graziani", Gang con "La rossa primavera", Cristiano De André con "De André canta De André" e Musicanuda con "Complici"
3 ottobre 2011

Alessandra Amoroso: escono cd e dvd dal vivo con cinque brani inediti

Verrà pubblicato a dicembre il primo cd-dvd dal vivo di Alessandra Amoroso, per il momento ancora senza titolo. Il disco conterrà i brani eseguiti durante il tour promozionale dell'ultimo album della cantante "Il mondo in un secondo" e ad arricchire il cofanetto saranno presenti cinque brani inediti.



Nata a Galatina in provincia di Lecce il 12 agosto del 1986, Alessandra Amoroso raggiunge popolarità grazie al talent show Amici di Maria De Filippi che la vede vincitrice dell'edizione del 2009. Da allora la cantante ha pubblicato il suo Ep d'esordio dal titolo "Stupida" e nello stesso anno il suo primo album "Senza nuvole", seguito dall'ultima fatica in studio "Il mondo in un secondo" uscitanel 2010.


Pacifico: otto date a teatro con 'Boxe a Milano' ispirato ad Agostino Sella

Pacifico torna a teatro, all'Elfo Puccini del capoluogo lombardo, con il suo spettacolo "Boxe a Milano - Ricostruzione di Agostino Sella, mite e disperato". Lo show di musica e teatro vedrà il cantautore esibirsi dal 19 al 27 novembre in una lettura del suo monologo teatrale per il quale ha scritto anche una decina di brani inediti.
Lo spettacolo è centrato sulla storia di Agostino Sella: quarantacinquenne, persona mite e schiva, subisce un casuale e violento pestaggio nel parcheggio davanti casa. Da quel momento perde la memoria e nella lunga convalescenza si ritira a vivere in un magazzino abbandonato nel retro della tipografia di famiglia. La perdita di memoria, dapprima quasi totale poi intermittente, lo rende prezioso e apparentemente acritico ascoltatore; il magazzino diventa una sorta di confessionale laico, con i vicini che furtivamente trovano ogni scusa per andarlo a visitare, per raccontarsi. Agostino li vedrà crescere, complicarsi, perdere ogni giorno un round del lungo ed estenuante combattimento, mettere le basi per piccole rivincite. Occhi neri, vigilie insonni, avversari che aspettano giù in strada, nel polverone, proprio dietro la porta; o peggio acquattati in casa, nel silenzio e nelle consapevolezze impietose di ognuno. I combattimenti quotidiani, i pugni e i denti stretti, il rombante ring cittadino in un racconto malinconico e divertente.
Pacifico ha pubblicato nel gennaio 2009 il suo ultimo album "Dentro ogni casa", mentre nel settembre dello stesso anno è stato produttore artistico e voce narrante della spettacolo-concerto agli Arcimboldi di Milano dal titolo "Song Across" che lo ha visto dirigere e ospitare sul palco diversi artisti della scena musicale italiana, dagli Afterhours a Samuele Bersani, da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro a Malika Ayane.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito Internet www.pacificomilano.com che per l'occasione verrà interamente rinnovato.

Videointervista a Ivano Fossati: il ritiro, il nuovo album "Decadancing"

Il giorno dopo, Ivano Fossati ha incontrato la stampa questa mattina per presentare il nuovo album 'Decadancing', e ha spiegato l'annuncio a sorpresa del suo ritiro dalle scene, fatto ieri sera in TV da Fabio Fazio a 'Quelli che il calcio'. L'album e il tour (che parte il 9 novembre con un'anteprima a Milano) saranno gli ultimi prima del ritiro dalle scene.
Il luogo scelto è il Teatro Studio del Piccolo di Milano: in una lunga chiacchierata con i giornalisti - inevitabilmente dominata dal tema del ritiro - Fossati ha spiegato ulteriormente la sua decisione. 'Desidero che questa sia una decisione vera e netta', spiega Fossati. 'Mi aspetto che sia bello e che sia nuovo' ha detto di quello che lo aspetta. Nessun ripensamento, quindi, ma una decisione meditata a lungo. Ce la siamo fatta spiegare nella nostra videointervista, realizzata a margine della conferenza stampa.





Nell'ora e passa di chiacchierata, si è parlato anche del disco: più suonato, senza elettronica, dice Fossati (potete leggere la nostra recensione qua - e trovate altri dettagli nella videointervista: mica si può solo parlare del ritiro...). Nella conferenza stampa si è parlato anche della trasformazione della musica (il gruppo preferito di Fossati attualmente sono i Kasabian), di come questo panorama ha influenzato la sua decisione. Non è colpa dei discografici spiega Fossati, che ieri - e anche oggi - aveva definito la sua decisione come un 'distacco dal mestiere della discografia'. 'Sono sempre stato fortunato, sia prima quando ero alla Sony/Columbia che ora che sono alla EMI. Ho lavorato con un grande discografico come Fabrizio Intra, che è stato come un fratello per me, ho avuto la possibilità di fare cose che ai tempi erano a portata di pochi, come andare a fare dischi in America. E da quando sono alla EMI ho lavorato con persone fantastiche, ricevendo una grande energia. Ho sempre venduto pochi dischi, e mi sono mantenuto anche facendo l'autore, ma sta tutto cambiando verso una musica 2.0, che però non c'è ancora. L'altra cosa che so è che tutti i concerti che faremo dovranno essere una festa'.
In contemporanea al disco, esce anche un libro, 'Tutto questo futuro', scritto con Renato Tortarolo: 'Non è una autobiografia: si parla solo di musica', precisa Fossati.

Francesco De Gregori: 'A sessant'anni o ti diverti o smetti. E io mi diverto'

"Lo so che ho la fama di antipatico: una leggenda metropolitana, me la vorrei scrollare di dosso, ma che ci posso fare? A 60 anni si è quel che si è: a questa età o uno si diverte oppure è meglio che smetta. E io mi diverto", è con queste parole, e molta ironia, che Francesco De Gregori (che ha compiuto sessant'anni ad aprile) si è raccontato in una video-intervista per il Corriere.it. Il cantautore romano, che tra pochi giorni darà il via al suo tour nei club (si inizia il 6 ottobre da Nonantola, Modena), durante l'intervista parla dei suoi concerti ("Bisogna tenere conto delle esigenze del pubblico. Ci sono pezzi che non puoi negare: 'Generale', 'La donna cannone', 'Buonanotte fiorellino'. Ma nella costruzione del concerto è la musica che decide"), dei suoi fan ("Non mi dispiacerebbe dialogare di più con loro. Non è detto che non si crei una botta e riposta. Pensavo a qualcosa che somiglia alla posta del cuore, o a quelli che danno ricette di cucina") e conferma di essere al lavoro su dei nuovi brani: "Scrivere canzoni nasce da accumulo che hai in testa, non è come un articolo o un tema a scuola".
Parlando invece di cover, colleghi e collaborazioni, De Gregori spiega: "Ho sempre duettato, a volte ne escono cose belle a volte no, ma credo valga la pena. L'altro giorno un bellissimo e stranissimo incontro musicale con il mio amico Fausto Leali, che magari il pubblico considera distante da me. Ma queste cose fanno bene alla musica. Quali canzoni vorrei aver scritto io? Ce sono tante. I classici, 'Volare', 'Azzurro', che mi hanno fatto venire voglia di diventare scrittore di canzoni. E, certo, 'Vita spericolata'". Di seguito tutte le date del tour nei club di Francesco De Gregori:
06-10 Nonantola (MO)
07-10 Cortemaggiore (PC)
08-10 Taneto di Gattatico (RE)
12-10 Fontaneto d'Agogna (NO)
14-10 S.Vittore di Cesena (FC)
15-10 Napoli
20-10 Roncade (TV)
21-10 Trezzo d'Adda (MI)
22-10 Senigallia (AN)
26-10 Torino
28-10 Firenze
29-10 Bologna
28-11 Pordenone

Ivano Fossati si ritira: 'Niente album e niente concerti. Una decisione serena'

Alla vigilia della conferenza stampa milanese durante la quale verrà presentato "Decadancing", Ivano Fossati annuncia l'addio alle scene: "Ho pensato, non in questi due giorni, ma in due o tre anni, che con questo album non farò altri dischi, altri concerti", ha detto il cantautore, ospite questa sera a "Che tempo che fa" di Fabio Fazio. Il conduttore ha domandato a Fossati se fosse la fine della sua carriera: "Sì, si tratta di una decisione serena, presa in tanto tempo. Ho sempre pensato che, alla mia età, ho compiuto da poco sessant'anni, avrei voluto cambiare. Mi sono sempre chiesto se al prossimo disco avrei potuto garantire la stessa passione che mi ha portato sino a qui. Ma non credo che potrei ancora fare qualcosa che aggiunga altro rispetto a quello che ho fatto sinora".

"Decadancing", in uscita a tre anni dal precedente "Musica moderna" e anticipato in radio dal primo singolo "La decadenza", verrà pubblicato insieme al libro "Tutto questo futuro" edito da Rizzoli.
In questi giorni il cantautore ha inoltre annunciato una data a Milano prevista per il prossimo 9 novembre, al Teatro degli Arcimboldi, come anticipazione del suo tour che partirà l'ultima settimana di novembre. Fossati, che il 21 settembre ha compiuto sessant'anni, sarà in concerto anche nel 2012 per una seconda parte del "Decadancing tour" che avrà luogo nei teatri italiani a gennaio e a febbraio.
Il cantante, figlio della canzone d'autore genovese, ha iniziato a calcare i palcoscenici con il "prog" dei Delirium, per attraversare poi una fase rock e arrivare fino alla carriera da cantautore scrivendo canzoni come "La mia banda suona il rock", "La canzone popolare", "La musica che gira intorno", "Mio fratello che guardi il mondo" e "La costruzione di un amore". Fossati è anche autore: sue infatti "E non finisce mica il cielo", cantata da Mia Martini, "Non sono una signora", resa immortale da Loredana Berté, "Pensiero stupendo", di Patty Pravo, "Un'emozione da poco", interpretata dalla Oxa e tante altre.
Storica la collaborazione con il cantautore genovese e amico Fabrizio De André con il quale scrisse, oltre ai testi di "Mêgu megùn" e "A çimma", testi e musiche di "Anime salve".

Vasco Rossi contro Nonciclopedia: azione legale, e il sito chiude

Vasco Rossi, per mezzo di un'azione legale, ha costretto il sito satirico Nonciclopedia.org - sorta di versione grottesca e satirica di Wikipedia - a chiudere (al momento non si sa se temporaneamente o sine die) i battenti: l'annuncio è stato dato dallo stesso portale sull'home page raggiungibile all'indirizzo nonciclopedia.wikia.com. "Nonciclopedia chiude i battenti a tempo indeterminato per colpa di quelle persone che si prendono troppo sul serio", è il comunicato della redazione, che - nella pagina dedicata alla vicenda - scende nel dettaglio, ricostruendo i passaggi salienti della vicenda:

" 3 febbraio 2010: l'avvocato manda una mail a Nonciclopedia ed una raccomandata A/R a Wikia, chiedendo di cancellare la pagina poiché gravemente diffamatoria e di fornire i dati degli utenti per procedere alla loro identificazione.

4 febbraio 2010: Nonciclopedia risponde all'avvocato, spiegandogli brevemente cos'è Nonciclopedia, che non è in grado di fornire i dati degli utenti, mostrandosi infine disponibile a eliminare dalla pagina le parti diffamatorie che saranno indicate dallo stesso avvocato, come già successo in passato con altri personaggi che hanno segnalato la loro pagina.

Per tutta risposta, l'avvocato non risponde, nonostante Nonciclopedia conservi la notifica di lettura. Nessuna traccia nemmeno della fantomatica raccomandata spedita in California, al nostro host Wikia, come indicato nella mail dell'avvocato. Così, pensando che si tratti di una finta mail come spesso capita, Nonciclopedia lascia correre, non avendo avuto nessun riscontro della veridicità della comunicazione.

18 agosto 2011: un admin di Nonciclopedia viene convocato dalla polizia postale per spiegare il funzionamento del sito. I poliziotti gli chiedono un autografo. Sul verbale.
La comunità decide di cancellare la pagina di Vasco Rossi in attesa di ulteriori sviluppi, comunicando la nostra decisione all'avvocato e spiegandogli che attendevamo una sua risposta. L'avvocato continua ad ignorarci nonostante la notifica di lettura.
settembre 2011: altri tre admin sono stati convocati dalla polizia postale per spiegare il funzionamento del sito.

A seguito di questi fatti, gli amministratori hanno deciso di chiudere il sito a tempo indeterminato".

Gli amministratori del sito hanno aperto una message board - raggiungibile a questo indirizzo - dedicata ai lettori che vogliano esprimere la propria opinione. La pagina incriminata è comunque ancora disponibile sul Web a questo indirizzo.