lunedì 21 febbraio 2011

Live Report: Verdena@Alcatraz Milano 19/02/2011

Wow' è l'unica esclamazione possibile dopo aver visto il concerto dei Verdena. A Milano sono stati grandiosi e il palindromo scelto da Luca come titolo del nuovo album calza a pennello all'esibizione dei nostri prodi. Ma partiamo da principio. L'Alcatraz è gremito, il pubblico freme in attesa del concerto. Molti sono rimasti fuori a causa del sold out, cercano disperatamente un biglietto per entrare o acquistano una magliettina-ricordo, per non tornare a casa a mani vuote. Tantissimi tra i presenti sono cresciuti con i tre musicisti di Albino nelle orecchie e nel 1999, anno di pubblicazione del loro primo album eponimo, hanno letteralmente consumato quel nastro, ascoltando ripetutamente 'Valovonata', 'Ultranoia' o 'Dentro Sharon'. Da quel dì sono passati dodici anni: Alberto, Roberta e Luca sono diventati adulti, com'è diventato altrettanto maturo il loro sound, lasciando però invariato quello spirito che ti fa suonare per passione e per provare ad evadere da una provincia un po' troppo claustrofobica. A sorpresa è presente una folta schiera di giovanissimi. L'attesa è smorzata dal gruppo spalla, che picchia davvero duro. Sono gli Spread, da Bergamo con furore. Vivissimi complimenti per la versione hardcore di 'Finchè la barca va' della Berti e per il testo del brano 'succo di cazzo in bicchieri di cristallo'. Altra pausa, poi il live dei Verdena comincia. Alberto, Roberta, di viola vestita, e Luca salgono sul palco accompagnati da Omid Jazi, tastierista, vocalist e chitarrista voluto fortemente dal gruppo. Il concerto si apre con 'Scegli me' seguita dalla pazzesca 'Rossella roll over'. In questo tour i brani di 'Wow' sono in prevalenza. I suoni sono davvero pieni ed Alberto ci sa proprio fare al piano, strumento-ossessione dell'ultimo lavoro. Si susseguono una dopo l'altra le canzoni, senza poter riprendere fiato. Brani potentissimi come 'Loniterp', 'Lui gareggia e 'Attonito', sono addolciti da pezzi come 'E' solo lunedì', ', 'Castelli in aria', 'Sorriso in spiaggia Pt1 e Pt2' e 'Razzi arpia inferno e fiamme', primo singolo estratto dal nuovo disco. Parte un pogo feroce, che ricorda quasi i bei tempi del Rolling Stone. Il pubblico più giovane si dimena e conosce tutti i nuovi testi a memoria, ma 'lo zoccolo duro' di trentenni o giù di li canta a squarcia gola 'Spaceman', 'Viba' e la splendida 'Luna'. Alberto ha una voce che migliora nel tempo, regala sempre emozioni, due ore piene e dense di concerto non lo fanno vacillare un attimo. Parla poco e passa dal piano alla chitarra e viceversa con gran scioltezza. Roberta si destreggia al basso con maestria e, durante il live viene acclamata a gran voce. In qualche brano, si dedica anche alla tastiera. Luca si conferma uno dei migliori batteristi in circolazione, polso fermo, capelli davanti agli occhi come al solito ed energia allo stato puro. Bravo anche Omid, che ha saputo muoversi bene sul palco. La curiosità e le aspettative su questo live erano davvero moltissime, soprattutto c'era tanta attesa per la resa dal vivo di 'Wow'. Beh, non c'è che dire, il risultato è pazzesco. 'Il passato rimane e conta parecchio, ma non si vive di ricordi', ha detto Alberto in un'intervista. Ha proprio ragione, questo concerto ha contribuito ad arricchire i ricordi di chi ha amato i Verdena dagli albori e ha creato un nuovo presente per tutti coloro che erano al concerto.

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