giovedì 31 marzo 2011

Concerti, Zucchero: 'Porterò nel mondo il suono della domenica italiana'

Roncocesi chiama Europa. E l'Europa risponde: 25 mila biglietti già venduti a Zurigo (dove il 9 e 10 maggio prossimi si apre il tour nel Vecchio Continente), 14 mila in Belgio, 10 mila a Rotterdam, Monaco e Berlino, sold out alla Royal Albert Hall di Londra. Sulla scia di un disco - considerati i tempi - decisamente fortunato (a cinque mesi dall'uscita "Chocabeck" ha superato il mezzo milione di copie in Europa,  220 mila quelle vendute in Italia) Zucchero prepara un tour che, tre anni dopo il precedente, sembra nascere sotto una buona stella: tanto buona che alle cinque date già annunciate a giugno all'Arena di Verona (50 mila biglietti, precisa il promoter Ferdinando Salzano, si sono già volatilizzati, e tra questi 25 mila "Sugarcard" che danno accesso a una serie di agevolazioni in tema di trasporti, parcheggi, hotel e ristoranti ), se ne aggiungeranno altre due il 24 e 25 settembre, mentre tra luglio e agosto il soul man della "Lunisiana" farà altri 9 concerti in patria, sparsi tra località turistiche e quelli che lui ama definire "beautiful places" (piazze, ville, teatri e anfiteatri, tra la Villa Manin di Codroipo e il Teatro Antico di Taormina). "Sono già tre mesi che ci prepariamo e come al solito sono entrato in fibrillazione", confessa Adelmo a tavola, resistendo stoicamente a salumi, cotechini e risotti per recuperare il peso forma . "Ogni volta che si avvicina un nuovo tour entro in crisi. Sto troppo bene a casa mia, ma una volta che ricomincio a girare non smetterei pi¨´. E' la solita pena". Intanto non vuole svelare troppi particolari sul concerto: "Però vi posso dire che trasporterò sul palco il 'concept' di 'Chocabeck': il 'suono della domenica', l'atmosfera della festa di paese. Dove si balla e ci si diverte: dove c'è energia e calore che si espande nell'aria. E' quello il suono che ho in testa in questo momento. Così anche i vecchi successi verranno riarrangiati secondo quello stile: mi sento più Adelmo che Zucchero, oggi, e sono in pace con me stesso. Riprenderò anche vecchi pezzi come 'Donne', che non faccio da quando la cantavo sulle basi preregistrate...La mia idea sarebbe di dedicare tutta la prima parte del concerto al nuovo disco, rispettandone la scaletta e la compattezza, e di lasciare i vecchi successi in fondo dopo un cambio di scenografia. Ma non so ancora se sarà possibile". Di certo, anche stavolta non baderà a spese, con una produzione importante e adeguata alle aspettative. "Per questo", scherza, "ho già cambiato cinque manager. Si stufano tutti di non ricavare un quattrino dai miei tour! Per quello di 'Fly' sul palco eravamo in sei, stavolta saremo in dodici (in line up anche musicisti internazionali top come David Sancious alle tastiere e Polo Jones al basso), con archi e fiati, e strumenti che dal vivo non ho mai usato prima come il bassotuba e il corno francese. Tutto questo, ovviamente, ha un costo. Io conservo le saponette da un hotel all'altro", ridacchia Zucchero, "i miei musicisti no: scialano a spese mie. Scherzi a parte", aggiunge, "ho verificato che il mio pubblico mi assomiglia in tutto: chi viene a vedermi non ama solo mangiare e bere bene, stare in compagnia e fare l'asino. Non gli basta esserci, al concerto. Giustamente, pretende anche di vedere e sentire bene. L'Arena, per questo, è un posto unico al mondo". E che ben si presta alla presenza di ospiti speciali... "Per esperienza, so che quando provo a pianificare qualcosa poi non succede. Le cose migliori nascono quando meno te lo aspetti. Quando sono in tour, per non annoiarmi qualche telefonata agli amici la faccio. E in effetti sarebbe bello averne qualcuno sul palco dell'Arena (magari il 25, giorno del suo compleanno). In ogni caso non voglio anticipare nulla, sarà una sorpresa".

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