martedì 17 maggio 2011

Dolcenera: 'L'evoluzione è fondamentale, altrimenti non sei credibile'

Titolo non poteva essere più azzeccato: "Evoluzione della specie" di Dolcenera segna, a detta della cantante, una sua svolta musicale, un cambiamento di stile, una crescita musicale "libera, senza regole e con coraggio": "Diffido dagli artisti che si fanno il verso, che non evolvono", spiega la cantante negli uffici della Emi Music di Milano, "La vita ti cambia, per forza, e questi cambiamenti devono sentirsi anche nelle canzoni. Chi fa diversamente perde di credibilità". Non è arrabbiata e nemmeno si lamenta, Dolcenera, piuttosto sembra essere molto riflessiva, sia sul mondo che la circonda, sia per quanto riguarda il suo nuovo disco: "E' un disco nato da una scrittura veloce, meno tormentata rispetto agli album precedenti. Non scrivo mai quando sono in tour e quando sono nel pieno della promozione di un album, in quei momenti sono troppo simile a me stessa per avere nuovi stimoli e creare nuove canzoni. Mi sono appassionata alla batteria elettronica e ho cominciato a studiarla. Ad aprile 2010 mi sono messa a scrivere le nuovi canzoni, e quando parti a creare brani dalla sezione ritmica ti viene anche da pensare in grande in fase di pre produzione. Ho ascoltato molta musica straniera che mi ha stimolata e mi ha fatto capire che volevo un album acustico contaminato dalla musica elettronica, così invece che il pianoforte ho suonato il synth. Quando ho rivisto l'album terminato, mi sono accorta che c'era un filo conduttore tra i brani che era quello di vincere la paura per il futuro. Durante quest'anno le parole che ho sentito di più intorno a me sono stare 'crisi' e 'precario' e l'unico modo per uscire da questi periodi neri è avere il coraggio di esporsi, avere senso di partecipazione, esserci, essere presente e esserlo in maniera critica. E' per questo che faccio un appello ai cantautori: dite qualcosa di nuovo, per favore! Non si può sempre pensare al proprio orticello per salvaguardarlo e andare sul sicuro facendo sempre le solite canzoni, bisogna essere onesti e mettersi in gioco. Un cantautore che ho amato molto è Ligabue, e vorrei che tornasse a dire ancora qualcosa. Vasco invece con 'Eh già' mi è sembrato molto sincero. Chi a coraggio di mettersi in gioco al giorno d'oggi paga le proprie scelte. Il talento lo si sconta con le lacrime perché è dura coltivarlo e farlo crescere".

L'album è anticipato dal primo singolo estratto "Il sole di domenica": "E' un invito alla presa di coscienza della personalità, un invito al dovere morale di esprimerla, anche se questo può far crollare la pace interiore che a fatica ci siamo costruiti", spiega Dolcenera, "Mi ha da subito intrigata l'idea di poter esprimere un concetto 'pesante' con una musica positiva, senza lagne, senza lamentarmi e soprattutto senza gridare cantando. Penso che il mio pubblico capisca che dietro ad una musica così pop possa starci un ragionamento molto serio. Ci sono molte canzoni da discoteca che hanno il ritmo di alcuni miei brani, solo che in disco si sentono solo frasi come 'on the floor', e penso che se oltre a queste frasi venissero introdotti anche dei concetti un po' più profondi, si potrebbe tenere accesso e in allenamento il cervello più spesso, anche ballando in pista". A giugno Dolcenera sarà in concerto per il tour estivo, concentrato principalmente sui brani del nuovo disco che porterà dal vivo con un set elettronico, senza però abbandonare l'anima musicale data dagli strumenti veri e propri: "A ottobre invece sarà in tour in teatro, una serie di concerti in acustico, centrata sul pianoforte, ma con un elemento elettronico di disturbo che inseriremo in ogni brano. Mi piace sperimentare, e in un periodo nel quale i dischi non si vendono, tanto vale fare una cosa che almeno mi piace. Siamo in un'epoca nella quale se non sei vero e sincero sei fottuto, perché mai mi devo incastrare? E' l'istinto musicale che mi governa, la vita ti cambia e tu cambi, punto. Altrimenti non sei credibile".

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