mercoledì 23 marzo 2011

Modena City Ramblers: 'Un disco riflessivo e distaccato, ma pieno di speranza'

A distanza di quattro anni dalla pubblicazione del loro ultimo album di inediti "Dopo il grande freddo", i Modena City Ramblers ritornano sulla scena con un nuovo disco intitolato "Sul tetto del mondo", un disco rappresentato soprattutto dalla copertina colorata che ritrae una ranocchia e la scritta: "Questo è un disco dei MCR ed è intitolato Sul tetto del Mondo". "Abbiamo giocato in modo diverso". ha spiegato Franco D'Aniello, storico membro e fondatore della band, "Abbiamo sempre realizzato copertine piene di significati e per questa volta abbiamo voluto lasciare il dubbio a chi compra il cd: i pezzi all'interno sono un po' più folk, non direi proprio leggeri, ma certamente più folk del solito. Non saprei dire se è migliore del precedente o meno, è un po' come quando al calciatore chiedono quel è stata la vittoria migliore: ogni disco nuovo è una cosa a sé, con questo poi eravamo talmente presi dalla pubblicazione che un po' ti dimentichi degli altri che sono usciti. Noi abbiamo scelto di fare questo lavoro, non ce l'ha imposto nessuno, è questa è una cosa fondamentale perché siamo persone che sia singolarmente sia in gruppo la pensano allo stesso modo. Nessuno è costretto a fare una cosa se non gli piace e a inseguire una moda o un tornaconto".
"Sul tetto del mondo" contiene brani riflessivi come il brano che da' il titolo al disco ("Seduto sul tetto del mondo"), canzoni d'amore come il primo singolo estratto "Dieci volte" e tradizionali come canzoni più "classiche" come "Tra nuvole e terra" e brani che parlano di una realtà italiana nascosta come "AltrItalia": "Canzoni come 'Tra nuvole e terra' sono nelle nostre corde da sempre, è una classica ballad alla MCR. All'apparenza può sembrare che una così l'abbiamo già fatta, ma nel testo c'è qualcosa di diverso. Come disco potrebbe sembrare più riflessivo e distaccato degli altri, in realtà è di speranza e di positività, ma non è una positività alla 'va tutto bene', come se cercassimo di rassicurare i nostri fan, al contrario: vogliamo mettere in evidenza le cose che vanno bene, conosciamo gente che fa cose belle e non lo dice, persone che fanno volontariato, che si muovono e operano sottoterra per un'Italia migliore.

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