giovedì 15 settembre 2011

Luca Carboni, 'Senza titolo': 'Parlo di viaggi e sentimenti'. Guarda la video

"Senza titolo", è così che si chiama il nuovo album di Luca Carboni in uscita oggi, martedì 13 settembre. Il disco è stato anticipato dal primo singolo estratto in rotazione radiofonica dal 17 giugno intitolato "Fare le valige", ed arriva a cinque anni di distanza dal suo ultimo album di inediti "'Le band si sciolgono" e a due anni dall'album "Musiche ribelli", omaggio ai cantautori degli anni Settanta.

"L'album è nato circa due anni fa, quando sento l'esigenza di fare un disco", racconta Carboni , "parto come uno scrittore per un romanzo e fino a che non è finito lavoro alla scrittura. Ho voluto raccontare delle cose nuove e inedite anche per me e il tema che lega le canzoni è il viaggio, il viaggio della vita, i cambiamenti e l'accettare questi cambiamenti che a volte prendono spunto da un tuo percorso interiore ma anche dall'esterno, dalla tua famiglia, dalla società. Mi sono ispirato alla ricerca del vivere in modo positivo anche questi cambiamenti, improvvisare, essere allenati per farlo".

Il brano che apre il disco è stato descritto come il manifesto dell'intero album, ma il cantautore bolognese come singolo ha scelto prima "Fare le valige" e poi "Cazzo che bello l'amore": "Ho pensato a questo album un po' all'antica", spiega, "come un album che è da vivere tutto insieme, un album compatto, la scelta dei singoli è nata sull'impatto, sull'immediatezza. 'Cazzo come è bello l'amore' è molto uscita, rispecchia la mia anima più ironica. Adesso girerò l'Italia con delle presentazioni in libreria per raccontare e accompagnare l'ascoltatore alla scoperta dei brani. Per il live vero e proprio che prenderà il via il prossimo 7 dicembre, mi ci metterò a lavorare a breve, non ho ancora pensato a nulla di specifico".
Come mai Carboni ha chiamato il disco "Senza titolo"?: "Ci sono stati album in cui non ho avuto voglia di mettere il titolo e ho usato il cognome, il nome e cognome, il nome e basta' insomma, avevo esaurito questi trucchi e quindi mi è venuta l'idea di prendere in prestito dall'arte figurativa e dal mondo della pittura questo 'non titolo' classico per dare modo all'ascoltatore di entrare meglio dentro al disco".

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