domenica 25 settembre 2011

Marco Masini, 'Niente d'importante': 'Canto l'amore e le fragilità umane'

Sono passati tre anni dall'ultimo disco di inediti, intitolato "L'Italia...e altre storie", ora Marco Masini torna con dodici brani personali ed introspettivi, legati da un unico filo conduttore: l'amore. "Niente di importante" sarà nei negozi dal 27 settembre e Rockol ha raggiunto il cantautore di origine toscana per parlare con lui della sua fatica in studio, della sua vita e dei suoi progetti futuri. "Ho intitolato il disco 'Niente d'importante' prima di tutto come atto d'umiltà. Sono sempre stato una persona con i piedi per terra ed ho cercato in ogni modo di realizzare artisticamente ciò che mi piace. Ho fatto scelte emotive, istintive, 'di petto', come si suol dire, e non me ne sono mai pentito. Questo disco raccoglie tutto ciò che sono, come uomo e come cantante. I brani sono tutti legati da un tema davvero fondamentale nella mia esistenza: l'amore. Non intendo solo l'amore che può sbocciare tra due persone, ma anche l'amore per se stessi. Un sentimento che ti porta sù fino al Paradiso e poi ti fa precipitare. Ti sembra di essere vincitore ma poi perdi, immancabilmente. In amore ne esci sempre sconfitto: è come se, con ogni storia, perdessi una parte di te, e recuperarla poi, diventa difficilissimo. Amare qualcuno ti svuota, ti logora. Oggi, invece, per affrontare una società che tenta in ogni modo di divorarti, devi essere pieno, soprattutto hai bisogno di essere consapevole di chi sei e cosa vuoi. Prima di tutto però, è essenziale avere un rapporto più che solido con se stessi. Amati per amare gli altri", dice l'artista. Marco ci parla del brano del nuovo disco al quale si sente più legato, "Marco come me": "Mi sento particolarmente rappresentato da questa canzone: il testo parla delle fragilità di ogni uomo, della debolezza, del sentirsi abbattuto dalla vita. Ho conosciuto la depressione e l'ignoranza della gente, ho vissuto giorni tremendi e sto attraversando ora un periodo di transizione, non mi sono ancora rialzato del tutto. La situazione di Vasco mi è molto familiare, è un grandissimo cantautore, lo stimo da sempre e ammiro il suo coraggio di rendere pubblico il suo stato d'animo. Spero però che la persone non si accaniscano contro di lui, come hanno fatto con me o Mia Martini, che ha dovuto togliersi la vita per uscirne. Un detto recita 'Bisogna morire per non morire', infatti con lei si è verificata proprio questa situazione. Ma la gente è distratta, e sono convinto che tutto passa, passano anche le malelingue. Io non ce l'ho con nessuno, e sono anche consapevole di aver concesso troppa libertà di parola a chi non se la meritava. Ora vado avanti, mi concentro sul mio lavoro e su ciò che mi piace, sul valore artistico che hanno per me le cose che faccio", prosegue l'artista. Masini ha una visione molto chiara della musica italiana oggi e sul futuro delle giovani promesse: "Ormai la musica italiana non esiste più, i cantautori si contano sulla punta delle dita. Le case discografiche non investono più, non si da più spazio alla musica vera e al talento. Trovo che Maria De Filippi si un genio: il suo format consente la giusta visibilità ai giovani, poi però sta a loro saper lavorare e farsi strada. Oggi non esistono più certe figure, come il talent scout, e un ragazzo deve fa da sé. Partecipare ad un talent è già un inizio, ad esempio. Quello che posso consigliare io è scrivere molto e lasciare demo a chiunque, anche alla De Filippi". Marco sarà in tour questo inverno per promuovere dal vivo "Niente d'importante": "Partiremo con un tour in tutta Italia a in inverno. Di solito costruisco i live a seconda delle atmosfere del disco. I miei concerti sono veri e sono fatti di musica reale, di persone reali. Se però dovessi scegliere il contesto ideare in cui preferisco suonare direi a casa con gli amici: una chitarra acustica, delle percussioni e si parte con le cover dai Deep Purple fino agli Oasis", conclude il cantante.

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