giovedì 24 febbraio 2011

Il ritorno di Caparezza con `Il sogno eretico´: ecco la nostra video intervista

Rieccolo Michele Salvemini, in arte Caparezza. Dopo il successo di "Le dimensioni del mio caos", arrivato fino al disco d'oro e trascinato dal singolo "Vieni a ballare in Puglia", l'atipico rapper di Molfetta torna con il nuovo lavoro "Il sogno eretico", il quinto della sua carriera. Rockol lo ha incontrato per farsi raccontare come è nato questo disco, una raccolta di 16 brani che confermano il suo amore per la contaminazione dei generi: dall'hip hop al rock, dall'invettiva sociale alla satira politica. "Il concetto di fondo di tutto questo album è l'eresia, verso la quale ho sempre avuto un grande fascino. È stata un'idea venuta fuori poco a poco, perché molti dei pezzi che avevo scritto parlavano di personaggi eretici: Giovanna D'arco, Galileo e Savonarola", ci ha raccontato l'artista spiegando il titolo del disco.
Oltre al singolo "Goodbye Malinconia", registrato con un ospite d'eccezione come Tony Hadley degi Spandau Ballet, nel "Sogno eretico" spicca anche "Legalize the premier", una canzone che sembra dedicata al nostro Primo Ministro Silvio Berlusconi. "In realtà lui non è mai nominato nel pezzo: io non parlo di un premier in particolare, ma di un seme che entrato nel sistema italiano. Da oggi in poi tutti sanno che se diventi presidente del consiglio puoi modificare le leggi a tuo uso e consumo", ha risposto Caparezza. Qui sotto potete vedere la nostra video intervista.
Una cosa che capita spesso, ascoltando i dischi di Caparezza, è quella di trovarsi di fronte alla figura del boia. Anche "Il sogno eretico" non fa eccezione, visto che ne troviamo uno proprio nella copertina, con tanto di cappuccio rosso. "Volevo rappresentare la mia esecuzione in quanto eretico, proprio come i personaggi delle canzoni. Ma paradossalmente questa figura per me è una presenza rassicurante, non a caso mi legge `La piccola fiammiferaia´. La mia coperta di Linus è un boia", spiega l'artista.
Nella tracklist c'è spazio anche per un brano dedicato all'industria discografica che si chiama "Chi se ne frega della musica": nell'intero si parla dei cosiddetti "artisti alternativi", che da un lato inneggiano alla libera diffusione della musica e dall'altro "Piangono come bambini perché vogliono dare alle stampe un cd", citando il testo. "Io ho assistito a questa scena dal vivo. C'era un gruppo emergente che durante il concerto diceva `La musica dev'essere gratuita, scaricatela pure´", racconta il rapper, "E poi prima di andarsene hanno fatto lo spot: `Se volete il nostro cd è al banchetto´. Non so perché ci creiamo queste immagini stridenti, perché abbiamo sempre bisogno di nemici. Spesso se non fai successo la colpa è proprio di chi decide di non ascoltarti. La gente soprattutto oggi ha la possibilità di scegliere, di navigare e trovare le cose che preferisce. Però poi su iTunes c'è la stessa classifica delle vendite dei cd, perché le persone anche su internet cercano le cose mainstream. Comunque io non ho la soluzione per salvare la musica di questo paese, mi limito a porre il problema".
Il nuovo tour del cantante pugliese invece partirà il 16 marzo, toccando un po' tutta l'Italia. "Ho già fatto due sold out a Roma e Milano, sono molto carico e un po' sorpreso dalla mole delle prevendite. Vengo da Molfetta, un posto dove il lavoro è associato all'idea del sudore e mi piace poter pensare che anche io mi guadagnerò la pagnotta con il sudore, visto che sul palco mi agito sempre come un pazzo", conclude Caparezza.

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